LA STORIA DELLA GONNA

La gonna è l’indumento più semplice che possa esistere per coprire il corpo e per questo è stata usata, sotto varie forme, fin dall’antichità

I VARI MODELLI DI GONNA:Esistono parecchi modelli di gonne, dai più semplici, costituiti da un unico tessuto unito, da un semplice drappo, ai più particolari, con forme originali ottenute tramite cuciture, imbastiture, pieghe, ornamenti.La lunghezza è un elemento che varia moltissimo e può raggiungere qualsiasi livello della gamba: può arrivare solo alla coscia, al ginocchio, alle caviglie, presentando in questo caso degli spacchi per consentire maggiore facilità di movimento, o lambire addirittura il suolo, caratterizzandosi per la presenza di uno strascico.

L’ EVOLUZIONE DELLA GONNA:La gonna nell’antichità era un indumento indossato da entrambi i sessi. Le testimonianze più antiche risalgono al periodo delle civiltà mesopotamiche,Nel periodo egizio, Le donne cretesi,Nell’epoca greca e romana

IL MEDIOEVO: Dopo la caduta dell’Impero Romano d’ Occidente, la gonna venne sostituita dalla tunica fino all’Alto Medioevo. Le donne, gli imperatori e il clero stratificavano le tuniche, mentre gli uomini indossavano dei calzoni, ereditati dai barbari e adatti alla vita militare. 

IL RINASCIMENTO E IL 1600:A partire dal 1500 le persone iniziarono ad indossare abiti diversi a seconda del sesso e le gonne cambiarono nelle varie nazioni e culture. La nobiltà veniva ritratta con gonne preziose e voluminose, che ne identificavano la supremazia, ma che impedivano molti movimenti.

LA RIVOLUZIONE FRANCESE:All’apice della rivoluzione il rigonfiamento delle sottane si spostò dai fianchi sul dietro tramite il sellino. La linea si semplificò e il corsetto abbinato a questa gonna assomigliava sempre di più al frac indossato dagli uomini. Anche diversi accessori da uomo venivano utilizzati dalla donna come i guanti, il bastone e il cappello a cilindro

L’EPOCA VITTORIANA: Dal 1820 la gonna assunse una forma a campana e la silhouette diventò a clessidra o a triangoli contrapposti. Nel corso degli anni le dimensioni di questo indumento aumentarono sempre di più fino al 1860 quando la gonna raggiunse la massima ampiezza, definita a mongolfiera. Questo volume veniva dato dalle crinoline, delle strutture di acciaio indossate con diverse sottane e mutandoni di pizzo. Alla fine del secolo, la crinolina passò di moda e il volume tornò nuovamente sul lato posteriore della gonna

IL 1900: Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del 1900, i movimenti di emancipazione femminile trasformarono completamente l’abbigliamento delle donne: i volumi diventarono sempre più contenuti e le decorazioni sparirono. All’inizio del nuovo secolo le gonne proposero forme e lunghezze diverse, si aggiunsero balze, pieghe e passamanerie. Il cambiamento radicale arrivò con la nascita e la diffusione del tailleur. Questo abito costituito da due pezzi, la giacca dal taglio maschile e la gonna svasata, erano in tinta e permettevano alla donna di indossare questo completo per moltissime occasioni. Durante il primo decennio del secolo, lo stile della gonna si avvicinò alle culture orientali e si liberò, finalmente, di qualunque sotto struttura.

Gli anni ’20 e il primo dopoguerra:Negli anni ‘20 la gonna subì un cambiamento che segnerà poi l’intera epoca: l’indumento si accorciò fino ad arrivare all’altezza del ginocchio e la figura a S della donna venne messa da parte per favorire una più androgina. Coco Chanell propose alla donna mascolina con i capelli a la garçonne linee e tessuti ispirati dal mondo maschile, ma che non perdevano la femminilità che ha sempre caratterizzato la donna. L’innovazione era data da un coordinato in jersey, composto da una gonna a pieghe e un cardigan o un pullover a seconda della situazione.

Lascia un commento